Siamo alle solite: le spiagge sono tutte appaltate a stabilimenti privati, i quali se ne fregano allegramente di ciò che dice la legge, ovvero che essi devono lasciare almeno 3 metri tra la battigia e la spiaggia, e che devono consentire l'accesso al mare a chiunque.
Invece a Camerota, nella decantata spiaggia della Calanca, il paesaggio è deturpato da file di ombrelloni che arrivano praticamente all'acqua, e i turisti (soprattutto gli stranieri, che non concepiscono questo accapparamento selvaggio da loro inesistente) non possono neppure fare una passeggiata lungo l'arenile.
Non sarebbe il caso di impiegare i vigili non solo per le multe ma anche per una verifica e sanzione di questo comportamento illegale e nocivo?

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